Per chi percorre la Sopraelevata, la Strada Aldo Moro, in direzione da ponente verso levante, ecco i primi segnali di una demolizione, voluta a tutti i costi da Tursi. Il colosso che sovrasta la
Fiera di Genova, l’ex Nira, si sta lentamente sbriciolando sotto i colpi della ruspa.
In via dei Pescatori, la zona un tempo affollata di rom che disturbavano gli abitanti della Foce. Una sorta di cattedrale nel deserto; l’edificio è già stato bonificato (soprattutto per la presenza di amianto) all’interno e ora sarà smontato pezzo a pezzo. E così finisce – ma di fatto non era mai cominciata – una storia genovese iniziata all’inizio degli anni Sessanta, quando l’edificio era stata edificato. La sigla Nira sta a significare :”Nucleare Italia Reattori Avanzati” e l’edificio era la struttura operativa del progetto nazionale legato all’Ansaldo Nucleare. Ma come si sa, sinistra e verdi, si sono messi subito a lavorare a braccetto per impedire il tutto. Di fatto il palazzone del Nira è inutilizzato da più di vent’anni, dopo essere stato usato, ma solo parzialmente per funzioni fieristiche come convegni, inaugurazioni, dibattiti con l’impiego del solo pianterreno.