Una nuova versione dei dati sull’occupazione della nostra regione. È quella della Cgil, sindaco rosso, il primo in Italia. Se la Regione Liguria gongola, i “compagni” la gelano subito
. I dati che snocciolano dal quartier generale ligure di Cornigliano non sono tutto rose e fiori, infatti.
DATI. Aumenta l’incidenza del tempo-parziale al 21,5% (che per le donne sale al 36,9%) e tra gli occupati dipendenti aumenta del 15% in un solo anno l’incidenza dei contratti a termine sul totale e che interessano il 15,3% dello stock occupazionale ligure. Insomma il processo di precarizzazione e degrado progressivo delle condizioni concrete di lavoro nella nostra regione non pare conoscere ostacoli. Solo il comparto delle altre attività dei servizi cresce del 5,6%, ma per il resto è una lunga sfilza di segni meno: -5,2% commercio e turismo, -2,7% l’industria manifatturiera, -17,6% le costruzioni per finire con -20% l’agricoltura.
GENOVA. A livello territoriale Genova cresce di 6 mila occupati (336 mila) frutto di una imponente crescita dei dipendenti (+12 mila) e di un calo degli indipendenti (-5 mila).