Circa 500 i lavoratori liguri andranno a Roma il prossimo 15 marzo, venerdì, in occasione dello sciopero generale delle costruzioni proclamato dai sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil,
per rappresentare la gravissima situazione di un comparto che, negli ultimi 10 anni, ha perso 600 mila posti a livello nazionale e 7 mila solo in Liguria, una regione da cui sono sparite circa 4 mila imprese. Ma se non partono le grandi opere nel nostro territorio rischiano di perdere il lavoro altri 100 addetti più 400 nell’indotto. Tra queste grandi opere, le più importanti sono la Gronda e il completamento del nodo ferroviario. Su tutto il territorio ligure la media dei posti di lavoro persi in questo settore è del 40%. Circa 1500 persone, dopo aver perso il lavoro, inoltre, sono state costrette a trasformarsi in artigiani con finta partita Iva o con contratti più economici: una situazione sempre più grave alla quale il Governo deve dare al più presto delle risposte.