La sospensione della demolizione con esplosivo della pila 8 del Ponte Morandi, decisa dalla Commissione esplosivi dopo il ritrovamento di tracce di amianto nella struttura e in attesa
di ulteriori analisi, conferma la preoccupazione espressa dai Comitati dei cittadini dei quartieri maggiormente coinvolti dalla demolizione del viadotto e dalle opposizioni a palazzo Tursi.
Preoccupa anche la demolizione dei palazzi situati sotto il ponte. Secondo Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, in questi edifici ci potrebbe essere amianto friabile nelle coibentazioni delle tubazioni delle cantine, camini e serbatoi d’acqua rivestiti di eternit. Per non parlare delle tubazioni degli impianti di riscaldamento e delle guarnizioni delle centrali termiche, tutte coibentate con amianto friabile. Si tratta di edifici costruiti negli anni Sessanta quando i materiali cementizi erano quasi sempre di eternit.
Quindi, per il momento, non bomba! Soluzione che però potrebbe allungare i tempi.