Il faraonico progetto agli Erzelli, secondo alcune fonti contrarie, regalerebbe a Genova l’ennesima colata di cemento. Il Movimento 5 Stelle
attacca a testa bassa: <Noi non facciamo discendere da una nevicata ‘considerazioni definitive circa il Polo Tecnologico degli Erzelli’. Le nostre considerazioni (che poi sono ben più che considerazioni, si fosse mai preso il disturbo di leggerci senza preconcetti) le facciamo discendere da una pluralità di vedute, che egli conosce molto bene”, replica la capogruppo regionale Alice Salvatore al comunicato puntuale e piccato del presidente di Regione Liguria.
“Delirante è piuttosto l’accanimento terapeutico di chi, nonostante le ovvie criticità, insiste a voler definire il polo strategico ‘centrale’ nelle politiche di sviluppo della città e della regione”.
“Il Governatore non si nasconda dietro un dito: la pericolosità della collina e la sua evidente inaccessibilità, ieri resa più che mai evidente, sono problemi annosi che ci trasciniamo da anni, cui né Bucci né Toti hanno saputo dare una soluzione col loro tanto parlare. Noi lo sappiamo bene che Genova è una città con forti dislivelli: ci chiediamo se ve ne siete resi conto anche voi.”, aggiunge Salvatore, che continua: “La sveglia la diamo noi: è ora che apriate gli occhi e non perdiate tempo ad attaccare il primo Governo del cambiamento. La sveglia la diamo noi che ieri eravamo in giro per Genova, e non in qualche salotto, toccando con mano le difficoltà cui sono andati incontro i genovesi, cui la coppia Toti-Bucci vorrebbe regalare 15 nuovi palazzi, movimentando 1 milione e mezzo di metri cubi di terra edirottando così preziose risorse. Che, ci permettiamo di ricordargli, sarebbe meglio usare per progetti realistici e immediatamente utili per risanare i problemi economici e occupazionali del nostro territorio”.
“Ripetiamo la domanda, nella speranza che risponda senza farneticare: come pensano Toti e Bucci di portare agli Erzelli 5.000 tra studenti, docenti e personale tecnico e di far sì che in quell’area possa essere efficiente un ospedale? E, tanto che ci siamo, a quando una bonifica dei terreni?”, conclude Salvatore.