Riteniamo doveroso rispondere dopo giorni di attacchi disordinati e scomposti (e mai in sedi ufficiali) da parte della Fiom genovese che continua sempre pilatescamente
a scaricare tutti i mali su altri, mettendo in discussione l’accordo del 6 settembre FIRMATO ANCHE DA FIOM GENOVA e votato da circa il 90% dei lavoratori.
Di fatto con quell’accordo
Arcelor a Novembre si impegna ad assumere 1000 lavoratori nel sito di Genova e inoltre ad acquisire a fine piano i lavoratori ancora in forza in ILVA che non abbiano mai ricevuto nessuna proposta di assunzione.
L’accordo nazionale (punto 3) specifica che L’ACCORDO DI PROGRAMMA è stato riconosciuto dalle parti firmatarie e il governo (sempre nel rispetto DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA) si è impegnato a finanziare per 3milioni l’anno Societá per Cornigliano per proseguire con I LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ ad integrazione della cigs (FINO A QUANDO CE NE SARÀ BISOGNO).
Ci chiediamo qual è l’obiettivo reale dello sciopero.
L’ennesima presa in giro ai lavoratori?
Cosa dovremmo ottenere dal non arrivo delle lettere? Un aumento dei 1000 su Genova?
Specificare il rispetto dell’art.23 sulla lettera di assunzione?
Raccontare di fantomatiche assunzioni in società per Cornigliano senza nessuna certezza ne accordi, serve esclusivamente ad alimentare il caos fra i lavoratori.
Pensiamo sia un grave errore non ribadire ai lavoratori (come già tutte le rsu fecero dopo la firma romana dell’accordo del 6 settembre) che quell’accordo garantisce una continuità per tutti, sia in termini di garanzie sul salario sia normative.
Ovvio la partita non è conclusa, lunedì pomeriggio abbiamo un importante incontro in confindustria e come Rsu FIM parteciperemo e rigetteremo con forza qualsivoglia riorganizzazione che non tenga conto della sicurezza dei lavoratori e del rispetto degli accordi.
RSU FIM CISL Genova