La Fiom Cgil, sul caso Ilva (che interessa oltre 700 lavoratori dello stabilimento di Cornigliano a Genova), minaccia venti di guerra dopo la rottura delle trattative. Quello
che preoccupa il sindacato di sinistra è anche l’assenza di un governo nazionale, visto che l’accordo tra Lega e Movimento 5 Stelle non è ancora andato in porto e si rischia una paralisi istituzionale, sul modello di quanto avvenuto in Spagna per circa un anno. Bruno Manganaro, segretario genovese della Fiom Cgil, come sempre, nel suo stile, non si risparmia ed attacca a testa bassa: “E’ evidente che Mittal fa un grande affare ma questo non potrà mai essere a scapito dei lavoratori. Se salta l’occupazione salta tutto; un accordo che ha valore di legge e che tutti devono rispettare. I lavoratori dell’Ilva di Genova combatteranno per difendere il loro Accordo di Programma”.