Le recenti bombe Usa, Francia e Gran Bretagna sulla Siria del regime di Assad, spalleggiato da due alleati ingombranti come la Russia di Putin
e l’Iran, hanno di fatto messo in allerta i circa 5 mila genovesi e 7 mila liguri in generale che vantano fondi, azioni o obbligazioni, tutte le legate al mercato azionario. Infatti, come sanno dalle parti di piazza De Ferrari, sede della borsa genovese, sono tutto indice non tanto della situazione instabile del Governo italiano, senza una via d’uscita che ricorda il caso spagnolo, ma soprattutto gli eventi internazionali garantiscono stabilità alla borsa. E anche il mercato azionario degli emergenti paesi del Sud Est asiatico fanno il loro. Quindi che succede? Gli investitori liguri si faranno prendere dal panico per la situazione in Medio Oriente e si spaventeranno ai primi meno, oppure andranno avanti nella direzione già intrapresa?