In Liguria il piatto piange. I numeri attuali della cassa in deroga non promettono nulla di buono, come più volte ha annunciato l’assessore regionale al lavoro, lo spezzino Enrico Vesco
che da mesi cerca di far svegliare il governo, prima quello di Monti, poi quello di Letta e ora il prossimo del “rottamatore” Renzi.
Attualmente sono circa 4500 i liguri senza ammortizzatori sociali e gli anticipi del 2014 promessi da Roma non bastano per colmare il vuoto. Secondo le statistiche c’è stato un calo delle domande per l’anno in corso, ma il segno meno deriva dal fatto che sono sempre più le aziende che abbassano la saracinesca. Invece quelli che ne hanno usufruito da Sarzana a Ventimiglia sono circa 9500, circa 3000 in meno rispetto a dicembre 2012, ma c’è un dato da sottolineare: tanti, infatti, o hanno trovato una nuova attività lavorativa, oppure sono stati riassorbiti dalla stessa azienda lavorativa.
Infine un ultimo aspetto: i soldi statali non passano direttamente dalla Regione, ma vanno subito all’Inps e non sono mai stati sufficienti per coprire tutti i cassaintegrati.