Il Governo non deve spegnere i riflettori sulla Tirrenia e deve definire il passaggio di consegne alla Cin, la compagnia italiana di navigazione, nei tempi e nei modi stabiliti.
Lo dicono le istituzioni liguri e i sindacati in un documento di intenti sottoscritto congiuntamente da Regione Liguria, Comune e Provincia di Genova, Autorità portuale di Genova e organizzazioni sindacali del comparto dei trasporti Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per ribadire con forza la necessità di tutelare il ruolo esercitato da Tirrenia, nell’economia portuale, regionale e macroregionale. Nel documento, sottoscritto da tutti i soggetti, si rimarca la necessità di “dare seguito alla tutela dei livelli occupazionali, retributivi e territoriali, così come definiti nell’accordo tra le parti siglato il 28 novembre scorso, in virtù anche delle considerevoli professionalità e competenze specifiche presenti in azienda, maturate dopo un consolidato servizio”. Inoltre si sottolinea la necessità di “proseguire nell’erogazione dei servizi per garantire la continuità territoriale con la Sardegna e di implementare nuove linee per consolidare le autostrade del mare”. Il documento siglato nei giorni scorsi dalle istituzioni liguri vuole rappresentare una presa di posizione nei confronti del Governo di fronte al rallentamento del passaggio di consegne della compagnia di navigazione alla Cin e all’attuale assenza di garanzie sul perfezionamento dell’acquisizione, a seguito dell’intervento dell’Unione europea e dell’anti – trust italiana su un’eventuale situazione di monopolio nella gestione delle linee di cabotaggio. “È essenziale – aggiunge l’assessore regionale al lavoro, Enrico Vesco – che il Governo vigili affinché il passaggio di consegne avvenga come previsto, per tutelare il complesso aziendale della sede di Genova dove lavorano 57 amministrativi, a cui si sommano gli equipaggi, 250 lavoratori marittimi. La posizione delle istituzioni e delle parti sociali è unanime nel ribadire l’importanza, per la nostra regione, della compagnia a cui fanno riferimento molte famiglie, che deve continuare a garantire i collegamenti con le isole e che rappresenta un valore irrinunciabile, sia per il diritto alla mobilità, sia per riaffermare il turismo come tema centrale della regione”.