Una certezza: il trasporto pubblico locale e il fondo per la non autosufficienza, comunque vadano le cose, saranno garantiti. Una scelta che per il momento prospetta sacrifici di non poco conto agli altri comparti,
ma che mette al sicuro due criticità importanti per i servizi di base ai cittadini e che potrà essere meglio modulata nei prossimi mesi, quando si avranno le risposte che ancora si attendono dal Governo.
L’approvazione dell’assestamento di bilancio 2012 e del rendiconto consuntivo 2011 evidenzia la drammaticità dei tagli che la Regione Liguria ha dovuto affrontare negli ultimi due anni: sono 235 i milioni in meno nel 2011 rispetto al 2010. Le risorse effettive del bilancio al netto della spesa sanitaria sono scese da 2 miliardi per il 2009 a poco più di 1,4 miliardi per il 2011. In particolare la riduzione di somme vincolate dallo Stato è stata pari al 38,6%, la spesa complessiva della Regione è stata ridotta del 27%, pari a 314 milioni e la spesa per investimenti ridotta del 46,9%, al netto della componente sanitaria.
Cosa succederà ora? Se il Governo entro luglio dà al TPL la copertura promessa di 33 milioni si liberereranno parte dei 56 milioni che la Regione attualmente ha impegnato: 15 andranno al Fondo per la non autosufficienza (che attualmente è stato fatto rientrare nel capitolo sanità), i rimanenti verranno divisi tra i dipartimenti con un nuovo assestamento tecnico a settembre. In caso contrario le cose rimarranno come sono oggi e i tagli ai servizi in diversi settori si faranno sentire un po’ per tutti. Qualche esempio? Le sezioni primavera avevano a disposizione 700.000 euro nel bilancio precedente, oggi sono solo 280.000, che bastano per circa duemila bambini. Oppure la manutenzione delle strade: nel 2010 la Regione aveva dato 5 milioni alle province per frane e asfaltature, oggi quel contributo è completamente azzerato. Quanto ai servizi sociali sono state date ai comuni le stesse risorse del 2011 (che avevano già scontato una contrazione), ma non ce ne sono per i progetti per il terzo settore a livello regionale. Settore per settore, l’elenco dei disservizi possibili è purtroppo molto lungo.
Ancora presto invece per capire cosa succederà sul fronte tasse. Già al massimo l’accisa sulla benzina a causa dell’alluvione, il rischio è dover ricorrere all’aumento dell’Irpef per lo scaglione di reddito dai 20 ai 30.000 euro, ma si saprà soltanto alla fine dell’anno, quando sarà chiara la situazione dei conti in sanità.
La riduzione della spesa di alcuni costi dal 2009 al 2011 è continuata e ha dato buoni risultati. Per le spese di convegni, manifestazioni, pubbliche relazioni, informazione e comunicazione si è passati da un milione e 570mila euro a 466mila euro per il 2011. Il personale è passato da 1086 dipendenti nel 2010 a 1021 dipendenti nel 2011, a cui si aggiunge il personale delle ex comunità montane che è pari ad altri 81 dipendenti al 2011. Segnali importanti provengono dalla lotta all’evasione che dal 2009 al 2011 ha determinato per la Regione un recupero di 72 milioni di euro.