Sono solo quattro le regioni che riceveranno i fondi nazionali per l’edilizia sanitaria “ex articolo 20” e la Liguria è tra queste. Forse non per meriti particolari, ha commentato il Presidente Burlando (foto),
se non per aver fatto prima delle altre. Ma almeno la celerità nel presentare il programma è stata premiata. Lo ha confermato ieri il Ministro Balduzzi in un incontro con il Presidente Claudio Burlando e l’assessore alla salute Claudio Montaldo.
Le risorse per far partire il progetto ci sono, anche se sono meno di quelle previste inizialmente. Il fondo nazionale per l’edilizia sanitaria si è ridotto da 5,9 a 1 miliardo e di conseguenza anche le quote spettanti alle regioni. “Il nostro articolo 20 per l’edilizia sanitaria – ha detto Burlando – passa da 150 a 130 milioni. Ma si consolida l’idea che si possa realizzare il nuovo ospedale: il ministro è deciso a respingere eventuali manovre dilatorie, vuole chiudere la partita a settembre”.
Il progetto definitivo del nuovo ospedale sarà presentato alla Spezia martedì prossimo.
“La nuova situazione ci porta a rivedere il piano finanziario – ha detto l’assessore alla salute – che è in corso di elaborazione. Siamo comunque in grado di far partire la gara entro fine anno, al termine dell’iter di approvazione del progetto, con un appalto integrato che prevede la realizzazione del progetto esecutivo da parte del vincitore della gara per la realizzazione dell’opera”.
La gara dovrà essere tarata sui fondi disponibili, dovranno essere differiti nel tempo alcuni acquisti di macchine e arredi e bisognerà prendere una decisione definitiva sulla valorizzazione del vecchio Sant’Andrea (se farla direttamente come Regione o includerla nella gara). Tra le questioni che si aprono con l’inizio del percorso verso il nuovo ospedale una in particolare preoccupa la Giunta ligure: ridurre al massimo i tempi per la realizzazione della nuova radioterapia, per ridurre di conseguenza (o azzerare) anche i disagi per gli spezzini tra la dismissione del vecchio Felettino e l’attivazione del nuovo.
Il ministro Balduzzi, ha riferito Burlando, è sembrato “ottimista” anche sul recupero almeno parziale del fondo per la non autosufficienza: si saprà qualcosa di più nel corso della prossima settimana, quando verranno discussi gli emendamenti. Non verranno recuperate invece le risorse per Ist (quattro milioni), ma quando si definiranno i nuovi fondi per la ricerca si terrà conto della dimensione del nuovo Ircss, che riceverà sicuramente di più. “Questo dimostra – ha commentato Burlando – che abbiamo fatto bene a fare quell’operazione”.