LA SPEZIA. Pur nel pieno della pandemia sanitaria in atto (con il picco di sempre di contagiati in Liguria, oltre 1100 nella sola giornata di oggi, di cui più di 850nella sola città di Genova), La Spezia Container Terminal e Trieste Marine Terminal rivedono i rispettivi progetti di ampliamento
Entrambi i noti concessionari portuali che hanno in cantiere alcuni dei più importanti progetti di sviluppo infrastrutturali nazionali (a fronte dei quali hanno ottenuto proroghe anticipate rispetto alla scadenza delle rispettive concessioni per 50 e 60 anni), promettono di dare il via ai lavori annunciati, ma per il momento modificano gli accordi presi con le rispettive port authority.
Nel caso del terminal container spezzino controllato al 60% da Contship Italia e partecipato al 40% da Msc il progetto complessivo prevedrebbe lavori da circa 200 milioni di euro per riempimenti di specchi acquei, allungamenti di banchine e ampliamento di piazzali. A distanza di sette anni ancora non sono partiti i cantieri (anche a causa di ricorsi giudiziari con i proprietari delle marine turistiche coinvolte nel riassetto) e anche l’ampliamento del Molo Garibaldi che avrebbe dovuto partire a breve verrà ora posticipato.