Come previsto e auspicato, con l’introduzione del nuovo dcpm e in particolare con il ritorno della didattica a distanza per il 75% degli studenti delle scuole superiori, il numero di passeggeri a bordo dei bus di Atp nelle ore di punta per il mondo della scuola è sensibilmente calato.
Negli ultimi giorni il limite di passeggeri a bordo, che sui mezzi Atp viene indicato grazie alla presenza di un conta persone e di un display luminoso che avvisa della capienza ancora disponibile a bordo, non è mai stato raggiunto e superato. Ma già la scorsa settimana si era verificato una situazione sotto controllo, con solo un paio di corse che avevano raggiunto il limite di 80 % di persone a bordo, richiedendo così la presenza della cosiddetta corsa bis. Le tratte maggiormente frequentate, dove Atp ha inserito corse di riserva, sono le linee 4, 98 e 5 tra Sestri levante e Chiavari. In qualche occasione bus di riserva sono stati utilizzati anche sulla linea 15 della Fontanabuona e tra Recco e Genova. Mentre l’implementazione di corse che c’è stata in Valle Stura ha migliorato la situazione.
«La situazione in generale è sotto controllo e migliorata rispetto ai primi giorni di apertura delle scuole. Certamente il dcpm ha lo scopo di limitare il carico di persone sul trasporto pubblico, in particolare con riferimento al ritorno alla didattica a distanza per gli studenti delle superiori; noi comunque manterremo servizio, pronti a intervenire in caso di emergenze, grazie anche al buon funzionamento della centrale operativa che abbiamo recentemente inaugurato» – dichiara Enzo Sivori, presidente Atp, che mette anche in evidenza la questione dei ricavi: «A fronte dell’attuale situazione esiste un rischio notevole per il bilancio delle aziende di trasporto, compresa la nostra. Perché i ricavi resteranno ancora di più al palo».
Per rispondere alla necessità di offrire un servizio adeguato e rispettoso dei protocolli di sicurezza, Atp Esercizio ha comunque deciso di mantenere una serie di iniziative che hanno ottenuto un buon riscontro nelle ultime settimane. A cominciare dal sistema conta persone che permette, attraverso il display luminoso del bus, di conoscere in ogni momento il numero di persone che possono salire a bordo.
«E’ una modalità che sta funzionando bene – dice Andrea Geminiani, coordinatore generale di Atp – sulla questione dei numeri voglio ricordare che il protocollo deciso a livello nazionale prevede l’occupazione dell’80% dei posti a bordo. Questo significa che se un bus ha una capienza di 100 persone, la quota limite è di 80. Per quanto riguarda gli scuolabus in convenzione, tutto funziona alla perfezione».
Intanto fino alla fine dell’anno restano attivi alcuni steward che si occupano di informare chi viaggia e invitare, nel caso, a indossare le mascherine.