Non solo i lavoratori del Carlo Felice hanno la tredicesima a rischio (ma il Sovraintendente Maurizio Rosi ha giurato che arriveranno in ritardo come l’anno scorso, ai primi di gennaio
, a cavallo dell’Epifania, ma arriveranno), ma anche quelli della Culmv nel porto di Genova (circa 900 lavoratori) sono a rischio e potrebbero addirittura non vederli. Cosa che ha fatto letteralmente imbufalire i camalli, che sono solo 600 appartenenti alla Cgil e non più come un tempo la totalità assoluta.
Il nocciolo della questione ruota attorno a un decreto che secondo il console dei camalli Antonio Benvenuti rischia di non far pagare le tredicesime ai lavoratori, come spiega con le sue parole: “Il decreto è un tema importante e parteciperemo allo sciopero di, dopodiché la Culmv potrebbe fare un altro sciopero nei prossimi giorni se non arriveranno i soldi che i terminalisti ci devono per il lavoro fatto. Tutti i pagamenti sono in ritardo e rischiamo di non poter pagare le tredicesime”.