L’alternanza scuola-lavoro, su cui puntano vari governi dai primi anni Duemila ad oggi, che siano di centrodestra o di centrosinistra, permette ai giovani di inserirsi più facilmente
nel mercato del lavoro. Lo confermano i dati del report di Indire, l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa.
Nelle province italiane dove si fa più alternanza i tassi di occupazione giovanile sono più alti. Tra le prime dieci province italiane con più occupati tra i 15-24 anni emergono, infatti, quattro province lombarde e del triveneto, e la provincia di Bolzano, che sono quelle che sperimentano di più l’ASL.
L’Italia, tuttavia, è ancora lontani dagli standard europei, perché solo il 10,7% degli studenti di scuola secondaria superiore è inserito in percorsi di ASL. Un numero molto basso se paragonato ai Paesi avanzati europei (Svizzera 60%, Danimarca 46%, Germania 42%).