Francesco Gastaldi, docente genovese all’Università IUAV di Venezia, è intervenuto su Il Secolo XIX sulla contrastata vicenda del Red Carpet fra Rapallo e Portofino che ha visto i commentatori
divisi in due fra favorevoli e contrari. Gastaldi ha affermato: “L’evento ha catalizzato l’attenzione su una parte (ricca di identità) del territorio regionale, non ha coperto nulla, se non (temporaneamente) una striscia di asfalto. Inoltre, non ho visto persone alienate nel percorso da Santa Margherita Ligure a Portofino, ho visto turisti e residenti del Tigullio che, attraverso il Red Carpet, scoprono luoghi che erano abituati a conoscere solo attraverso il finestrino di un’auto. A mio parere, non solo ci troviamo di fronte ad un processo di valorizzazione del territorio, ma si incentiva una riscoperta attiva e una fruizione lenta nel paesaggio con un processo di nuova identificazione valoriale e simbolica di tante persone con la nostra Liguria. Una identità non valorizzata e non vista in una chiave evolutiva è una identità che non serve a niente e non mette in atto processi di riscoperta e di sviluppo economico locale”.