Paolo Emilio Signorini, da pochissimi mesi sulla poltrona più importanti dei porti di Savona e Genova, intravede “una nuova geografia economica, dove i dividendi economici sono catturati

da alcuni governi e grandi imprese dei trasporti: l’Italia deve decidere a quale tavolo sedersi”. Una frase secca quella del numero uno di palazzo San Giorgio, scelto dal Governatore ligure Giovanni Toti, assieme al Ministro dei Trasporti Graziano Delrio, per sopperire all’addio del commissario Giovanni Pettorino. Signorini ha poi insistito su un altro concetto: “Le nuove reti di infrastrutture e di servizi di trasporto quali leve per lo sviluppo economico del paese. Nel mondo ci sono grandi investitori, Stati, grandi corporation che finanziano e realizzano corridoi infrastrutturali con caratteristiche particolarmente sfidanti”.