Marcello Librandi segretario generale dei lavoratori della sanità.
Riceviamo e pubblichiamo:
“Michelangelo Librandi nuovo Segretario Generale della UIL-FPL, categoria della UIL che rappresenta i lavoratori della Sanità Pubblica e Privata, delle Autonomie Locali e del Terzo Settore. Oggi, al termine del Consiglio Generale svoltosi a Cervia, la categoria l’ha eletto all’unanimità Segretario Generale. Subentra a Giovanni Torluccio, che ha lasciato l’incarico dopo 7 anni alla guida della UIL-FPL per il nuovo incarico di Presidente dell’Ital-UIL Nazionale.
52 anni, sposato con due figli. A lungo lavoratore dell’ASL S. Martino di Genova, poi RSU, Segretario Provinciale, Regionale e Organizzativo Nazionale della UIL-FPL. Una carriera dentro la categoria, una presenza costante nei luoghi di lavoro che gli ha consentito nel tempo di stringere un legame profondo con tutte le lavoratrici ed i lavoratori che rappresenta. Tra le priorità, il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici sia in termini normativi che economici, la valorizzazione della contrattazione di secondo livello, l’impegno per garantire la previdenza integrativa, la lotta costante agli sprechi, l’internalizzazione e l’incremento dei servizi ai cittadini. Un nuovo modello di relazioni sindacali e di organizzazione interna della stessa categoria che possa ridare fiducia nel sindacato ai giovani che si affacciano sul mondo del lavoro e al contempo nuovi stimoli per chi, da anni, è impegnato nel sindacato per la tutela dei diritti dei lavoratori”.
La notizia di un ligure ai vertici nella rappresentanza sindacale di una categoria importante, quale quella dei lavoratori della sanità, invita Liguriaeconomy a una prima riflessione sugli attuali riposizionamenti nell’organizzazione del lavoro, in questa particolare congiuntura; sociale, economica e politica.
Stando a quanto risulta dalle cronache, sarebbe in corso nelle tre confederazioni – CGIL, CISL e UIL – una sorta di “maturazione identitaria” che ne precisa meglio i ruoli nel pluralismo del mercato associazionistico: la CGIL si direbbe orientata a cavalcare la protesta montante in vaste aree del Paese, dando punti di riferimento ai conflitti relativi, mente la CISL tenderebbe a muoversi come l’antica FIAT del primo senatore Agnelli, “governativa per necessità”. E la UIL? Fa riflettere la maggioranza raggiunta dalla terza sigla nelle assemblee sindacali in aziende diverse, eppure con tratti comuni sotto il profilo gestionale, quali la Tecnogym (l’azienda romagnola leader mondiale del fitness) e la Ferrero, il colosso dolciario. Appunto, aziende tra loro lontane quanto accomunate da una fortissima leadership da parte della proprietà.
Come dicono gli anglosassoni, “ownership”. Questo configurerebbe una particolare messa in sintonia con i soggetti imprenditoriali fuori dal tradizionale perimetro dello stanco capitalismo relazionale nostrano; ossia, caratterizzate da forte dinamicità interna. È proprio così?
Liguriaeconomy intende quanto prima tornare a esplorare l’argomento.