Sembra proprio un disegno perverso quello di stressare la pubblica opinione ligure alternando notizie trionfalistiche con il loro contrario. Un’opera sistematica di docce scozzesi

che produce soltanto smarrimento.
Magari era questo l’effetto che si voleva ottenere?
Dopo un salone nautico andato presumibilmente benino il sistema mediatico, in preda a un entusiasmo sospetto, ci fa presente che “ormai si riparte: porto, industria, hi-tech, turismo e fiera”. Pronto a intonare per l’ennesima volta il gingle di Genova e la Liguria “capitali di qualcosa”; sempre diverso, eppure importantissimo: del Mediterraneo, dell’alta tecnologia, dello “slow fish”…
Giri la carta e cambiamo drasticamente scenario: nel territorio più vecchio d’Italia non nascono  nuove imprese, i nostri sono porti ormai regionali, a Erzelli al posto di una cittadella della scienza c’è soltanto una speculazione immobiliare, il Comune genovese non riesce neppure a coordinarsi con Stazioni Marittime per sfruttare in chiave di accoglienza turistica il milione di crocieristi in arrivo. E così via.
Insomma, abbiamo un grande futuro innanzi a noi o ce lo siamo lasciati dietro le spalle? Una domanda sotto forma – appunto – di docce scozzesi.
Ma anche una situazione schizofrenica con esiti ansiogeni.
In effetti lo scenario che ci si para innanzi è “a pelle di zebra”, con strisce di vitalità e consistenti macchie di declino. Una situazione che, per essere descritta fuori dalle retoriche di maniera (ottimistiche o pessimistiche che siano), si confronta con l’eterno problema del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Ma anche una situazione che per essere governata richiederebbe ripartenze da quelle strisce di terreno solido dove ancora sono al lavoro consistenti depositi di vitalità. Spesso ignorati perché – come Liguriaeconomy non si stanca di ripetere – il sistema istituzionale di governo da tempo è diventato miope; ossia ha smesso di dotarsi degli indispensabili strumenti per la rilevazione dello stato dell’arte in divenire nella realtà economica e sociale su cui è chiamato a operare.
Nel suo piccolissimo, il nostro sito si premura di concorrere a questa cernita andando a esplorare la pelle di zebra genovese e ligure nelle prossime settimane; seppure con strumenti puramente artigianali.