“Da spezzina sono orgogliosa della reazione che la città, il sindaco, il mondo portuale, quello economico e sindacale, hanno avuto di fronte alla richiesta della giunta regionale di rinviare

la nascita dell’Autorità di sistema portuale La Spezia/ Marina di Carrara. […] Gli operatori portuali spezzini hanno invocato una discontinuità che invece con la proroga non sarebbe possibile in tempi brevi”.
Queste le parole con cui Raffaella Paita, intervistata da la Repubblica, prefigura una situazioni pre-insurrezionale al di là del passo del Bracco, che non trova conferma nelle verifiche che Liguriaeconomy ha compiuto al riguardo. Che riferiscono di una città assolutamente indifferente al teatrino portuale.
Anche perché non si capisce bene che cosa il porto di La Spezia ne dovrebbe ricavare dall’accorpamento con un secondario porto toscano dal punto di vista dell’efficienza operativa e del miglioramento competitivo. Semmai ci sarebbe qualche piccolo dividendo professionale per che ha lavorato a fianco del ministro Del Rio alla bella pensata di accentrare in sede governativa le linee di comando degli scali, come il consorte della Paita Luigi Merlo, e qualche dividendo politico per chi si professa renziana (magari nell’indifferenza dello stesso Renzi) – vedi la stessa Paita – e vuole accreditare una semplice ammuina come una grande operazione riformistica.
Forse Confindustria La Spezia confida in qualche prossimo trasferimento governativo alle proprie associate in crisi (leggi finanziamento)? Tutto qui. Né si capirebbe un eventuale impegno sindacale sulle barricate, fuori da contropartite personali di affinità partitica, visto che il sedicente ridisegno della Port Authority non aggiunge nulla dal punto di vista occupazionale; semmai toglie.
Ancora una volta il dibattito sulle scelte che investono una comunità viene depistato con proclami roboanti che non hanno alcuna attinenza con la realtà, ma tracciano scenari emotivi a vantaggio di qualche presunto/a deus ex machina. Nel caso Paita, producono una continua overdose di eccitanti di cui non si sentirebbe la necessità. Mentre piacerebbe capire il significato retrostante di certe affermazioni, Ad esempio, “la discontinuità” nel porto di Spezia significa presa di distanza dall’operato dell’attuale presidente Giovanni Forceri, compagno di partito della stessa Paita? La celebre litigiosità spezzina non era ancora arrivata a questa cupio dissolvi in famiglia.