Visto quanto scrive il Secolo XIX parrebbe che, nella vertenza aperta dalla dirigenza Piaggio per ridurre di 600 i posti di lavoro nelle unità produttive liguri, il Governo si sarebbe schierato

a difesa dell’occupazione; rimandando al prossimo mese un confronto risolutivo con l’azionista di riferimento Mubadala di Abu Dhabi.
Detta così una buona notizia per i lavoratori della nostra storica azienda avionica.
Purtroppo le cose non stanno propriamente come vengono raccontate. Stando anche ai rumors che Liguriaeconomy ha potuto raccogliere dai vertici della CGIL.
La realtà è che il governo risulta totalmente concentrato sull’appuntamento referendario del prossimo autunno e non ritiene opportuno aprire altro fronti; in particolare uno scontro sociale sulle problematiche occupazionali. Per questo preferisce prendere tempo senza impegnarsi eccessivamente. Soprattutto senza contravvenire una linea che privilegia il management rispetto alle maestranze, i Sergio Marchionne rispetto alle Susanna Camusso. E il neo ministro del lavoro Carlo Calenda è uno dei più fedeli esecutori delle linee care al premier Renzi. Come ci viene confermato da tutt’altra sponda – quella camerale – che individua proprio in Calenda il più determinato terminator dei corpi intermedi italiani. Dunque, non solo i sindacati e i decentramenti portuali ma anche le Camere di Commercio. Una vertenza anche questa rimandata dopo al referendum.