Non solo la questione riguardante dello smantellamento della Costa Concordia, uno smacco per il porto laziale di Civitavecchia, ma anche per lo scalo toscano di Livorno, vista la vicinanza
geografica. Per Pasqualino Monti, da pochissimi giorni dimissionario dalla poltrona di presidente del porto di Civitavecchia, si tratta di ribattere punto su punto alla “macchina del fango creata ad arte” come ha detto lui stesso ad un’agenzia di stampa laziale. Per Monti, in passato ai ferri corti con Luigi Merlo e con il numero uno del presidente di Ravenna (due scali gemellati), bisogna passare alla difesa serrata riguardo la questione dell’affitto di un appartamento di sua proprietà alla Privilege Yard. “Avevo stipulato il contratto in loco prima di diventare presidente di Civitavecchia” ha sottolineato.