L’economia del mare è largamente influenzata da processi e decisioni che avvengono a livello mondiale, da cogliere e accompagnare con scelte imprenditoriali lungimiranti.
La crescita delle flotte e la maggiore longevità delle navi, nonché una acuita sensibilità alle problematiche “verdi”, si accompagnano in misura sempre maggiore a una domanda di trasformazione e ammodernamento (dalla tutela ambientale all’efficientamento energetico).
Sempre per quanto riguarda la vita dei natanti al servizio della logistica globale, sta configurandosi, con volumi sempre più importanti, il business delle demolizioni navali. Nel 2015 sono state ben 768, per 20,4 milioni di tonnellate; in larga misura in paesi del Far East dove tali operazioni vengono svolte senza il minimo controllo degli effetti sulle persone e l’ambiente.
L’Italia (e Genova in particolare), con i suoi cantieri attrezzati a operare in nicchie di mercato altamente specializzate, ha tutte le carte in regola per assumere un ruolo di leadership nel settore. Opportunità certamente alla nostra portata, ma che richiede ben mirate politiche di settore.