Lo hanno chiamato proprio così, con questi termini, a Roma, al Ministero dei Trasporti: fidanzamento tra i porti di Genova e Savona, ossia scali che prima della fusione vera
e propria dettata dalla riforma delle 24 Autorità Portuali nazionali, si guardavano in cagnesco e che hanno ostacolato, solo Savona in questo caso la fusione vera e propria. A differenza di altre Authority che invece spediranno rapidissime verso la fusione, vedi La Spezia e Carrara, quindi palazzo San Giorgio e lo scalo ponentino avranno maggior tempo per dividere ruoli, diritti e doveri.
Nel frattempo piovono da ogni dove le auto candidature di eventuali presidenti agli scali portuali italiani che si sono appena fusi. Ma spetterà, come parola ultimo, solo al Ministero dei Trasporti dirimere eventuali querelle e scegliere il nome del presidente dello scalo.