Il Consiglio della Camera di Commercio di Savona ha approvato all’unanimità il Bilancio 2011 e il nuovo Statuto,
adeguato alla normativa che nel tempo ha ridisegnato il ruolo e l’attività degli Enti camerali.
Il Bilancio consuntivo 2011 si è chiuso con un utile di 74 mila euro, con un deciso miglioramento sul 2010, quando era stato registrato un passivo di 165 mila euro. E’ migliorato l’andamento della gestione corrente, con la riduzione del passivo dai 740 mila euro del 2010 ai 471 mila dello scorso anno. Anche le due aziende speciali camerali hanno fatto segnare un avanzo (14 mila euro l’Azienda per la Formazione e Promozione, 10 mila euro il Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola), grazie al trend positivo dei proventi da servizi resi a terzi, aumentati rispettivamente del 14% (Azienda per la Formazione) e del 25% (CeRSAA).
L’utile è stato destinato al rafforzamento del patrimonio camerale, che a fine 2011 si è attestato a 16 milioni 300 mila euro, di cui 5,9 milioni utilizzabili per investimenti pluriennali. Lo Statuto, ampiamente rivisitato da una commissione camerale presieduta dal rappresentante di Giunta Gianni Carbone, è stato reso più snello, riducendo a 39 gli originari 54 articoli, ed ha incentrato la propria attenzione sul rispetto delle pari opportunità. L’articolo 7 stabilisce che nell’indicazione dei candidati al Consiglio Camerale le associazioni economiche chiamate a designare più di 2 rappresentanti devono indicare almeno una persona di genere diverso. Allo stesso modo, quando gli organi camerali esprimono dei componenti di un altro organismo con più di 2 membri, almeno uno deve essere di genere diverso.
Il nuovo statuto prevede anche l’istituzione di una Consulta degli Ordini e delle Professioni, chiamando a farne parte i presidenti provinciali degli Ordini ed i delegati delle associazioni professionali più rappresentative. All’interno della Consulta sarà designato un rappresentante nel Consiglio Camerale.
Ma se Bilancio e Statuto sono stati accumunati da tinte rosa, un colore decisamente diverso ha caratterizzato i toni dell’intervento del presidente camerale, Luciano Pasquale (foto), che ha tracciato un quadro molto preoccupato per l’evoluzione dell’economia savonese, nel 2012 e in prospettiva.
“Manca il lavoro per le imprese – ha sottolineato -, manca il lavoro per le persone, il credito è in sofferenza, con le banche che risentono della difficoltà nel procurarsi denaro e con le imprese che, a cascata, trovano sempre maggiori ostacoli ad ottenere finanziamenti. Assistiamo ad un indebolimento strutturale della capacità di produrre ricchezza mentre crescono i fabbisogni sociali. Ci sostiene solo l’export, grazie alla capacità delle nostre imprese di guardare ai mercati internazionali, e ci sostiene la speranza che decollino i grandi investimenti programmati, speranza alimentata dall’attenzione con cui il Governo segue l’area di crisi Savona. Il 2012 – ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio – sarà un anno molto impegnativo, anche perché si sta diffondendo sfiducia, con il rischio di cadere nella rassegnazione”.
Pasquale ha anche informato il Consiglio camerale sul rinnovo della presidenza all’Autorità Portuale, ricordando la lettera inviata al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, perché valutasse l’opportunità – per evitare un vuoto di potere e di iniziativa – di nominare commissario ad acta per la realizzazione della piattaforma contenitori l’attuale presidente Rino Canavese. “C’è la fortissima preoccupazione che si indebolisca il porto nel momento del cambio della presidenza – ha sottolineato -. Abbiamo raccolto questi timori espressi dalle categorie delle imprese e del lavoro portuali e ce ne siamo fatti carico. Nel frattempo il ministero l’8 maggio scorso ci ha chiesto di formulare un nominativo da indicare come presidente dell’Authority. I Comuni e la Provincia hanno fatto le loro scelte e noi dobbiamo completare la terna entro cui il ministro sceglierà il successore di Canavese. Lo faremo entro la metà di giugno, consultando le categorie, perché i tempi sono ormai stretti, valutando attentamente le candidature sotto il profilo della competenza e del rispetto dei requisiti di legge”.