Saverio Zavaglia lascia la presidenza del gruppo giovani Confimpresa Genova per seguire, come delegato provinciale, il progetto di Aisom, associazione nazionale,
capitanata dal dott. Stefano Vergani, che ha lo scopo di aiutare lo sviluppo delle imprese.
Ha rassegnato le dimissioni anche Massimo Silipo, presidente zonale di Confimpresa Genova Levante, che rumors dicono seguirà Zavaglia al coordinamento di Aisom.
Per saperne di più, abbiamo raggiunto telefonicamente il dott. Saverio Zavaglia .
Dott. Zavaglia, ci racconta cosa è accaduto in Confimpresa?
Nulla di sconvolgente, semplicemente la progettualità di un’associazione grande come Confimpresa, con oltre 100.000 aziende associate, negli ultimi 3 anni è andata fortemente in crisi in termini di novità e velocità di iniziativa, attività che non possono essere precluse oggi alle imprese che già vivono momenti particolarmente stressanti in termini finanziari e di mercato.
Ci sono state anche criticità nei rapporti istituzionali con Roma?
Roma è sempre stata disponibile alle mie scelte operative, che tuttavia diventavano spesso di difficile attuabilità per i motivi che ho detto prima.
Si parla di un uomo della sua squadra, il dott. Massimo Silipo, che ha rassegnato le dimissioni. La seguirà in Aisom?
Mi auguro proprio di sì. Il dott. Silipo, oltre che un grande amico, è una persona molto esperta in ambito finanziario e fiscale con uno staff che sicuramente può garantire agli associati Aisom performance ad alto impatto sia per ciò che concerne l’ambito investimenti, sia per ciò che concerne l’internazionalizzazione d’impresa. Ma ancora è troppo presto per parlare di futuro.
Perché proprio Aisom?
Ho conosciuto il presidente nazionale Stefano Vergani durante una serata di beneficenza a Genova, lui è anche ambasciatore della Band Degli Orsi Onlus. Era recentissima la mia carica di presidente gruppo giovani Confimpresa. Già da una piccola e informale chiacchierata mi sono accorto dello spessore e del carisma, unito ad un grande senso pratico, del Presidente Vergani. Sono rimasto affascinato dal punto di vista professionale. Poi le relazioni si sono mantenute nel corso del tempo e così è arrivata una proposta sinceramente voluta da entrambi.
Quali sono le linee guida di Aisom?
Principalmente porsi quale facilitatore di impresa, per un vero supporto alle PMI e attraverso associati di grande spessore nazionale e internazionale che caratterizzano Aisom, portare innovazione e skill all’interno delle PMI che spesso non possono investire ingenti capitali da destinare all’ampliamento di impresa.
Abbiamo visto una sua recente intervista dove dichiarava che aveva un sogno “portare la moda a Genova “. Il passaggio in Aisom è strategico per la realizzazione di questo sogno?
Una bella domanda. Sicuramente il fatto che Aisom abbia sede Nazionale a Milano e non a Roma può aiutarmi ad avere un supporto reale a questo progetto, fermo restando che gli scopi sono sicuramente quelli di aiutare le imprese locali a consolidare e crescere. La moda a Genova per ora è un sogno, chissà però in un futuro.