In principio furono solo tre linee secondarie, collinarie. Guardate con scetticismo dai sindacati. Ma ora che le linee dovrebbero essere una ventina, c’è un po’ di allarmismo all’interno degli stessi
autisti e controllori Amt. Da tempo Marco Doria parlava di una semi privatizzazione del trasporto urbano comunale, suscitando i “moti” di piazza stile 1898 nella torrida estate 2014, ma ora che dai rumors si è passati ai fatti si teme il peggio tra gli autisti. 20 linee, scelte tra quelle secondarie, per un totale di 722 mila chilometri macinati ogni anno, saranno affidate a operatori privati. Una piccola rivoluzione, per Amt, che dovrebbe completare il processo entro il prossimo autunno. Il tutto per salvare una azienda che fa acqua nel bilancio grazie ai tanti portoghesi, in particolare stranieri, e con mezzi vetusti e sporchi.