Clamorosa svolta e forte potenziamento della multinazionale nordica, che tra il 2015 e il 2016 aveva tagliato ben 4 mila posti di lavoro, cambiando decisamente strategie aziendali. A partire

dal prossimo 25 giugno, infatti, la ditta danese raddoppia il percorso sulla costa occidentale del Sud America, unendola all’Asia, con più flessibilità, ampliando la copertura e migliorando i prodotti. Il tutto per un servizio senza precedenti tra la Cina (vedi i porti di Nansha e Shenzen Bay) e il Sud America, un mercato quest’ultimo, cui fa gola al gigante asiatico in netta espansione in ogni campo. Coperte anche le megalopoli cinesi, portuali, di Shangai e Ningbo, con gli scali cileni di Sant’Antonio e San Vicente. Anche Taiwan è inglobata dal progetto dopo lo scongelamento della relazioni con l’ingombrante vicino cinese. A questo punto la retta della Maerks Line è chiara: con l’Europa conquistata da tempo, il gigante nordico punta da tempo sul nuovo continente, vedi il primo passo effettuato due mesi fa verso la Cuba comunista (ancora per poco?).