Dopo un risparmio di 27 milioni di euro alla spesa per i medicinali nel 2011, il piano di qualificazione dell’assistenza farmaceutica punta a sforbiciare altri 30 milioni per l’anno in corso,
riducendo il costo complessivo per l’acquisto di farmaci a 514 milioni. Una sforbiciata consistente – si pensi che erano 571 nel 2010 – ottenuta agendo su diverse leve, dalle poltiche di acquisto alla migliore pianificazione dell’assistenza attraverso le farmacie convenzionate.
“Il contenimento della spesa è affidato principalmente al corretto utilizzo di alcuni principi attivi di cui è venuto meno il brevetto, in particolare antiipertensivi, anticolesterolo e antiulcera”, spiega l’assessore regionale alla salute Claudio Montaldo (nella foto). “Ora ci concentreremo sulla qualità dell’assistenza, rendendo ad esempio più tempestiva la disponibilità di farmaci innovativi presso le strutture specialistiche e migliorando la rete della farmacovigilanza regionale”.
Infine, sono stati fissati obiettivi economici per ciascuna azienda sanitaria e ospedaliera.
Verranno rese disponibili linee guida e protocolli assistenziali, comprese le eventuali reazioni avverse ai farmaci, in modo da fornire ai medici di medicina generale un report preciso di quanto prescritto agli assistiti. Non manca un’azione di controllo: le aziende dovranno accertare che i medici che normalmente prescrivevano un determinato principio attivo continuino a farlo anche dopo la scadenza del brevetto – scadenza che comporta una significativa riduzione del prezzo.