Nautica Italiana a gonfie vele: il presidente Lamberto Tacoli fa il punto della situazione ad appena qualche mese dalla scissione con la casa madre di Ucina della presidentessa
Carla Demaria, che ovviamente vede la nuova realtà come fumo negli occhi per la spietata concorrenza in atto in tutti i settori, in primis nell’organizzazione parallela di un altro Salone Nautico simile a quello di Genova. “Siamo neonati – spiega il presidente di Nautica Italiana Lamberto Tacoli – ma le aziende che partecipano hanno una lunga storia. Direi che sta andando molto bene. Siamo arrivati a sessantadue associati, quasi l’ottanta per cento del valore produttivo”.
Con Ucina, rotte diverse, ma senza rancore:. “Continuiamo a lavorare insieme – conferma Tacoli -, non c’è problema. La divisione è stata legata solo a un modo diverso di vedere le cose”. Uno sguardo sul presente e il futuro della nautica. “I dati sono noti – spiega – stiamo parlando di un’industria di eccellenza del made in Italy”. E la Sardegna può dire la sua.
“Bisogna davvero fare qualcosa – incalza il presidente dell’associazione – la stagione turistica può e deve durare da Pasqua a settembre: ci sono nell’isola tutte le condizioni”.