Un ordine del giorno per chiedere una legge nazionale per finanziare il potenziamento e il rinnovamento dell’equipaggiamento delle Forza Armate di terra – così com’è avvenuto per
la flotta della Marina Militare – e ribadire anche la centralità della produzione armiera all’Oto Melara della Spezia. A firmare il documento sono i consiglieri regionali del Partito Democratico Raffaella Paita (capogruppo) e Juri Michelucci, dopo l’incontro avvenuto questa mattina con la rsu dell’azienda spezzina. “I lavoratori dell’Oto Melara sono molto preoccupati per il loro futuro – spiegano i due esponenti del Pd – e noi chiediamo che si faccia chiarezza su un’azienda importante e centrale come questa. Movimento 5 Stelle e Lega Nord hanno firmato un odg comune in cui parlano di riconversione civile dello stabilimento. Ma a parte il fatto che Finmeccanica ha già detto che non intende farlo, noi crediamo che sia invece importante che l’Oto Melara mantenga le sue storiche caratteristiche. Certo i parlamentari grillini hanno chiesto per la Legge di stabilità 2015 un taglio di 2 miliardi delle spese militari e di 350 milioni per le missioni all’estero. Ma ridurre questi finanziamenti significa condannare al licenziamento i lavoratori dello stabilimento della Spezia”.