Sembra che ci siano di mezzo varie regioni, e non solo la Liguria, che abbiano un po’ puntato io piedi sulla riforma dei porti che è già stata approvata. Come spiega l’edizione odierna
de la “Repubblica”, la riforma delle portualità italiana voluta prima da Maurizio Lupi e ora portata a termine dal suo successore Graziano Delrio (da 24 a 12 le Autorità che però cambiano nome e ruoli, con varie funzioni accorpate ed altrettante polemiche), alcuni enti hanno messo dei paletti. Sul caso ligure, tra Genova e Savona (prevista una specie di fusione che non piace dalle parti della Torretta), piazza De Ferrari ha per esempio chiesto una moratoria. Domani sarà il giorno decisivo, in quanto il capo del Ministero dei Trasporti, l’ex sindaco di reggio Emilia ed ex numero uno dell’ANCI, braccio destro del Premier Matteo Renzi, vedrà proprio le Regioni affacciate sul mare coinvolte.