La Oto Melara di La Spezia, di cui da anni se ne discute sugli organi di informazione, è stata di recente assorbita dal gruppo FINMECCANICA. Una mossa che ai sindacati, in maniera
compatta, non è piaciuta. Ecco la dichiarazione della UIL:
“Le nostre preoccupazioni si articolano su diversi punti.
A oltre due mesi dalla creazione della One Company di Moretti non si sa quali siano le prospettive, gli investimenti, i nuovi mercati della Divisione Sistemi di Difesa, nata dall’unione di Oto Melara e Wass di Livorno.
La divisione Sistemi di Difesa rappresenta circa il 4% del fatturato del gruppo e per aver ritorni maggiori richiede tempo ed investimenti. La preoccupazione della Uilm di La Spezia è quella che il management Finmeccanica, avendo unicamente come obiettivo il risanamento finanziario dell’azienda ma non il rilancio industriale, si dimentichi di queste realtà per focalizzarsi su linee di prodotto più importanti e remunerative, quali gli elicotteri, l’aereonautica o lo spazio.
La forza di Oto Melara è sempre stata quella di essere un’azienda che produceva utile, grazie anche all’autonomia di gestione focalizzata sul proprio business; la forte centralizzazione di tutti i poteri decisionali, commerciali ed economici rischia di stritolare questo settore a favore di altri più importanti all’interno di Finmeccanica. La conseguenza sarebbe una progressiva perdita di redditività di questo settore classificando in breve la divisione Sistemi di Difesa tra i “rami secchi” di Finmeccanica, aprendo scenari poco piacevoli”.