“Bisogna ricordare che la prospettiva industriale di Piaggio deve includere necessariamente Sestri Ponente”. Così affermava Claudio Burlando nel febbraio 2011, in visita alle aree

Piaggio. Le solite parole al vento! Già, perché nello stesso mese l’Autorità portuale firmava un documento con cui ipotecava le proprie aree demaniali con le banche a garanzia di un prestito dato a Piaggio Aero industries; la Piaggio, da par suo, assicurava in cambio un incremento del 30% di forza lavoro (150 persone) con cospicui investimenti nel sito produttivo genovese tra il 2015 e il 2017.

Pochi mesi dopo, nell’ottobre 2011, in Consiglio regionale è stato sottoscritto un impegno verso la Giunta a monitorare e vigilare sull’attuazione dell’accordo di programma del 2008 che garantiva carichi di lavoro sufficienti ad assicurare la stabilità del sito di Sestri Ponente, con relativo reintegro dei lavoratori in cassa integrazione.

Arriva il sospirato 2015 e Piaggio che fa? Chiude le produzioni e dismette il sito produttivo. In tutto 40mila metri quadrati di aree demaniali ipotecate con le banche dall’autorità portuale nel 2011 e sulle quali l’azienda in cambio avrebbe dovuto investire in modo cospicuo per incrementare la forza lavoro di 150 unità tra 2015 e 2017.

Cinque anni dopo il risultato è diametralmente opposto: chiusura produzioni e dismissione sito produttivo. Ora le aree demaniali restano ipotecate a carico della collettività. Insomma, le solite parole.

Oggi un deputato del Partito di Renzi, il premier dei voli di Stato record, chiede un tavolo, l’ennesimo chiesto dal Pd da luglio ad oggi. Roba da far invidia all’Ikea!

E l’assessore Rixi, invece di badare alle azioni, rimanda le responsabilità al Governo centrale (che ne ha sicuramente, ma allora la Regione che ci sta a fare??).

Facciamo una proposta: ripeschiamo l’impegno preso dal consiglio del 2011, aggiornandolo alle condizioni attuali, e si individui una certa e sicura missione dell’azienda Piaggio per il sito di Sestri. Con il M5S l’iter dell’atto sarà di certo monitorato, senza lasciarlo cadere come è uso e costume istituzionale del Partito Unico.

Noi, come MoVimento 5 Stelle, non abbasseremo la guardia sugli investimenti di Piaggio, trovando misure concrete per evitare di perdere i 40mila mq di aree demaniali e trovarci, tra un paio di anni, l’ennesimo inutile e devastante centro commerciale. Va mantenuta la centralità della funzione produttiva industriale di Sestri Ponente, cuore e fiore all’occhiello della produttività genovese. La nostra città deve mantenere i propri cardini industriali. Non più solo a parole ma con fatti concreti:

Il vento sarà anche cambiato in Liguria, come si affanna a ricordarci sempre Toti. Ma si è trascinato dietro di sé anche parole, promesse, rassicurazioni. Quelle si, sempre le stesse.

Marco De Ferrari, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria