In attesa del loro esordio ufficiale sui moli visibili fin da Cogoleto, le nuove gru, che saranno pronte tra il 20 ed il 28 aprile, rappresentano la metà di un ordine di otto unità, possono sollevare
i container fino a 53 metri d’altezza e muoverli sulle portacontainer sino a venticinque file. Il loro arrivo rientra in un programma di potenziamento che permetterà al VTE di lavorare contemporaneamente due navi da 20mila teu ciascuna e una da 15mila teu. Numeri impressionanti per i porti italiani, non ancora abituati ad ospitare questi bisonti del mare che infatti preferiscono altri scali europei, i quali hanno già lavorato sul dragaggio dei fondali per poterli ospitare. Oramai, da cinque anni a questa parte, l’obiettivo delle compagnie navali è incentrato su questi colossi del mare per risparmiare sui costi di trasporto di ogni tipo di materia (anzichè due viaggi se ne fa uno).
Oltre all’installazione di otto nuove ship-to-shore, il programma di potenziamento del porto prevede il dragaggio dei fondali fino a 15 metri e lavori sul piazzale di stoccaggio. L’importo totale dell’investimento ammonta a 250 milioni di euro.