Era da tempo che non rilasciava dichiarazioni agli organi di stampa. Massimo Perotti, l’ex numero uno di Ucina (in tanti lo accusano che con lui al timone la Confindustria della Nautica
è andata a picco e ha perso diversi illustri associati), colui che successe al mitico Albertoni (due mandati pieni e di grandi successi), ha rilasciato alcuni giorni fa una lunga intervista sulle pagine marittime de “Il Secolo XIX”. Per Perotti è tempo che la guerra fratricida tra quel che resta di Ucina sotto la nuova presidentessa Carla Demaria e Nautica Italiana, gli scissionisti illustri, finisca, perchè sta danneggiando tutto il compartimento marittimo nostrano. “Il 2016 non è iniziato bene – attacca il numero uno dei cantieri San Lorenzo – Solo uniti, infatti, si può vincere la battaglia sul mercato europeo e mondiale. Il buon senso afferma di serrare i ranghi e proseguire uniti e non di creare due saloni separati come date e città”.