Il Governo Renzi non si smentisce mai. Prima promette la presenza del suo viceministro allo Sviluppo Economico al tavolo di confronto con i lavoratori Ilva e, in meno di 24 ore, lo trasferisce
alle Infrastrutture, in nome di un non meglio precisato rimpasto di governo. E, al suo posto, piazza Teresa Bellanova, già sottosegretario al Lavoro ed ex sindacalista che nel 2014 aveva avuto posizioni abbastanza controverse sull’accordo di programma con i lavoratori tradito, nei fatti, dal Governo.
Sicuramente si tratta di una sfortunata coincidenza che, sempre casualmente, arriva nel bel mezzo del momento più delicato della trattativa per Ilva. Ma è difficile credere che nessuno a Palazzo Chigi sapesse nulla mercoledì dell’imminente avvicendamento. Decisioni come queste non nascono dal giorno alla notte. O forse si?
Delle due l’una: o il Governo ha promesso la presenza del sottosegretario allo Sviluppo Vicari pur sapendo che il giorno dopo avrebbe cambiato ruolo; oppure, forse ancor più grave, la decisione è arrivata dopo la lettera, smentendo di fatto la promessa inviata ai lavoratori. In entrambi i casi, ci troviamo di fronte a un Governo inetto e pasticcione che non mantiene i patti, tradendo la fiducia dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali. Un copione a cui abbiamo assistito già troppe volte in questi anni.
A prescindere da chi del Governo siederà al tavolo del 4 febbraio, auspichiamo che i piccoli passi avanti fatti in questi giorni si trasformino in atti concreti, per dare finalmente una risposta a migliaia di lavoratori che pretendono rispetto, reddito e dignità.
Alice Salvatore, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria