Non sono passate nemmeno 48 ore dalle dichiarazioni del Ministro Maida, braccio destro di Renzi assieme alla Boschi, Guerini e Serracchiani, e già sulla Riforma dei Porti che ha ridotto da 24
a 15 le Autorità Portuali (che hanno anche un nuovo nome, oltre che diverse funzioni) si addensano nubi minacciose. Le bordate arrivano ora dalla Sicilia, con il Governatore Crocetta (cattolico di centrosinistra dichiaratamente gay) contrario alla fusione tra Messina e Gioia Tauro, vista come fumo negli occhi anche dai calabresi. Il Governatore etneo è pronto a scendere in piazza pur di bloccare l’accorpamento ed invoca la sua battaglia contro il pur fondamentale ponte sullo stretto. A lui, come se non bastasse, vanno aggiunti il numero uno dell’Authority savonese Gianluigi Miazza contrario alla fusione con Genoa, il sindaco di Carrara e quello di Salerno.