Parole, parole, parole. Fatti pochi. Anzi, nessuno. Come nessuna risposta concreta è stata data ai lavoratori Ilva che chiedono lavoro, reddito e dignità, nel rispetto dell’accordo di programma 

stipulato ormai nell’altro secolo (anche se aggiornato successivamente). Nonostante i rappresentanti dei lavoratori siano stati ascoltati nuovamente in Regione e in Comune, la (vecchia) politica – Regione e Comune senza distinzioni – affoga ancora una volta nell’immobilismo, limitandosi a rimpallarsi le responsabilità da Tursi a piazza De Ferrari, sin giù a Roma. Risultato? Tutto come prima, ma intanto il tempo passa e, questo mese, i lavoratori Ilva si vedranno ulteriormente decurtare lo stipendio di solidarietà dal 70 al 60%, che il prossimo settembre rischia di diventare addirittura il 50%. In attesa del grande sciopero di lunedì prossimo, lo stesso giorno spingeremo in Commissione III per presentare in consiglio regionale di martedì 12 un odg che tuteli i lavoratori, la continuità di reddito e che sia garanzia della prosecuzione dei lavori di pubblica utilità, che costituisce anche un notevole risparmio per le casse comunali. Tutte condizioni già fissate dall’accordo di programma, che esiste e VA RISPETTATO!

Alice Salvatore e Marco De Ferrari, portavoce MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria