Ormai è un vero e proprio tormentone che va avanti da circa tre anni. Il destino della riforma delle attuali 24 Autorità Portuali italiane non conosce pace. Un giorno arriva la notizia che la Corte
Costituzionale ha bloccato l’iter, un altro giorno sembra in stato avanzato, poi ci si mettono di mezzo i sindaci di Savona, Carrara e Salerno a far cambiare idea al vice ministro dei Trasporto, Riccardo Nencini, segretario del minuscolo Psi, e braccio destro di Graziano Delrio. Quindi, lo stesso Delrio, effettua una ulteriore retromarcia e dice che si va avanti. Ecco il parere dell’ex sindaco di Reggio Emilia sulla riforma delle 24 Autorità Portuali italiane: “Questo percorso non influenza l’iter dell’articolo 8 della Legge Madia che, in precedenza alla presentazione del Piano, aveva indicato i criteri con i quali il Parlamento ha delegato il Governo a riordinare e razionalizzare le Autorità Portuali in quanto amministrazione centrale dello Stato e dal quale discenderà il Decreto Delegato sulla riforma della governance dei porti di rilevanza nazionale”.