Sono dati col segno meno, nonostante la forte presenza della manovalanza straniera e addirittura di alcuni, i primi, imprenditori non italiani che si affacciano sul mercato, quelli

inerenti al mondo edile nello spezzino. Nel terzo trimestre di quest’anno, infatti, in Liguria le Camere di Commercio hanno ricevuto 1.798 domande di iscrizione (221 in meno rispetto al 3° trimestre 2014) a fronte di 1.573 richieste di cancellazione (-62), che hanno determinato tuttavia un saldo positivo di 225 imprese. Lo stock delle imprese, rispetto a giugno, si è ridimensionato dello 0,3%, attestandosi a fine settembre al valore di 163.665 unità, di cui 45.185 imprese artigiane (-0,2%). Nonostante un saldo complessivamente positivo (+225 imprese), determinato da quasi 600 iscrizioni di imprese non classificate, dall’analisi dei settori economici si registrano saldi negativi in tutti i comparti, particolarmente nell’agricoltura (-61 unità), nel commercio (-51), nelle attività manifatturiere (-42) e nei servizi turistici (-39); saldi positivi nelle attività finanziarie e assicurative (+16 imprese) e nei servizi di supporto alle imprese (+12 unità).