Alza il tono dello scontro Luigi Merlo. Alla sua ultimissima curva dopo le dimissioni annunciate a maggio, poi ritrattate solo grazie alla magnanimità di Giovanni Toti che gli aveva
suggerito, per il bene del porto di Genova di restare in sella fino alla scadenza naturale del febbraio 2016, ecco che il marito di Raffaella Paita ha attaccato frontalmente lo Yacht Club del porticciolo Duca degli Abruzzi e tutte le piccole associazioni limitrofe, ree di sbarrare la strada al Blue Print dell’archistar Renzo Piano. Sono arroganti ha detto l’esponente del Pd, riferito a loro. Da tempo, infatti, non corre buon sangue tra palazzo San Giorgio e lo stesso Yacht Club, che secondo il nuovo piano sarebbe spostato da un’altra parte del porto genovese. Nel porticciolo nascerebbe una nuova area dedicata alle riparazioni navali. La proroga dell’area in questione scade nel 2016 e lo Yacht Club ha chiesto, fino ad ora invano, di restare ancora fino al 2021, ossia per altri cinque anni.