La situazione dell’Ilva di Taranto e in particolare, di riflesso, lo stabilimento genovese di Cornigliano, è appeso ad un filo. Per scongiurare un dramma sociale
è intervenuto anche il Governtore ligure Giovanni Toti che, saggiamente, si appella subito al commissario della fabbrica con sede nel tarantino. In ballo ci sarebbero circa 1600 posti di lavoro nel solo indotto ligure, insomma si rischierebbe non solo una drammatica emoraggia di posti di lavori, ma blocchi ad oltranza in strada e un crollo degli affari per i commercianti del ponente genovese. La Fiom Cgil genovese mette le mani avanti: “Chiediamo nuove forme di integrazione del reddito, i contratti di salidarietà scenderanno a meno del 60% dello stipendio, come si farà ad andare avanti di questo passo? Le famiglie non arriveranno alla terza settimana del mese”.