I lavoratori della filiale di Vado Ligure della Bombardier (multinazionale canadese che costruisce in particolare treni e locomotive di convogli) hanno letto la notizia con un certo
stupore. I cinesi, ancora loro, sarebbero infatti interessati a rilevare il 60% del pacchetto azionario della società nordamericana. La ditta che si è mossa è la nota Beijing Infrastructure Investment. L’azienda canadese sta cercando liquidità e attira quindi offerte di acquisto da parte di operatori emergenti, ma nello stesso tempo subisce pressioni politiche da governo del Quebec per mantenere posti di lavoro in Canada. In un primo momento il governo federale della regione a maggioranza francese, aveva rifiutato l’offerta asiatica di acquistare per intero la Bombardier, ma poi, si accontenterebbe di cedere una quota di maggioranza, basta salvaguardare i posti di lavoro in Canada, valutando il valore della società tra i sette e otto miliardi di dollari. In teoria, ma solo sulla carta, per i lavoratori liguri, se la proprietà fosse cinese o canadese, non cambierebbe nulla. Ma, ripetiamo, solo sulla carta…