Da un lato c’è da risolvere la questione di Luigi Merlo, con le sue repentine dimissioni, polemiche. Poi c’è il problema del numero uno del porto savonese, Gianluigi Miazza, da ieri pomeriggio

indagato (“l’ho saputo dai giornalisti2 ha detto), infine la questione delle infrastutture liguri, giunte al bivio dopo i finanziamenti dal Cipe. E’ un Giovanni Toti carico a mille quello che si presenta nei primi giorni post Ferragosto: “Che le infrastrutture in Liguria siano ferme da una decina di anni non è un mistero per nessuno: sia le grandi infrastrutture strategiche che quelle piccole che servono alle città. Dal fronte delle infrastrutture passa la competitività di questa Regione sia per quanto riguarda le varianti non fatte, sia per quelle grandi ‘di valico’ e quelle su rotaia e ferro, senza dimenticare i porti”.