Farsa. Non ci sono altre parole per descrivere quello che è successo negli ultimi giorni in seno al Ministero dei Trasporti, a Roma, dove le lobby delle attuali 24 autorità portuali
italiani hanno ancora una volta vinto contro gli ideali di risparmio. Ancora una volta, i roboanti annunci sulla riforma della portualità si riducono in decine di pagine di analisi diligentemente compilate dai professori con dati che girano e rigirano nei documenti ufficiali di varie fonti e alcune “proposte”, che restano ancora piuttosto generiche. Un impianto (e alcuni contenuti) già visti in due Piani Generali dei Trasporti e in un più recente Piano Nazionale della Logistica.
L’unica notizia concreta è stata smentita, ossia la riduzione delle Autorità Portuali a tredici.