Da otto a quattordici. La riforma voluta dal ministro del Pd dei Trasporti, Graziano Delrio, frana di fronte ai paletti, ai ricatti e agli steccati ideologici dei vari porti italiani, che proprio

non vogliono mettere da parte le divisioni. E così, se la riforma Delrio 1 prevedeva un maxi distretto logistico formato da Savona – Vado Ligure, Genova – Genova Voltri, La Spezia e la toscana Carrara, ora Genova si fonde con Savona (ma Miazza, il numero uno dell’Autorità Portuale ponentina, sarà d’accordo?), mentre la riottosa La Spezia, con Lorenzo Forcieri in scadenza e pronto a prendere per mano il partito, il Pd, in Liguria, assieme alla toscana Carrara. Basterà per arginare le divisioni?