Da La Spezia, e in particolare dal vertice dell’Autorità Portuale levantina, non si placano le polemiche. Lorenzo Forcieri aggiunge la sua idea personale sulla riforma voluta
dal Ministro dei Trasporti Graziano Delrio. “Oltre al piano logistico – prosegue Forcieri – il documento tocca anche quello della governance delle Autorità portuali, nonostante si tratti di un argomento con riserva di legge, da affrontare in altre sedi. Ad ogni modo trovo la proposta degli accorpamenti contraddittoria rispetto al richiamo al rispetto delle indicazioni europee. Non tiene conto dei corridoi transeuropei di trasporto e dei Core ports, spezzandoli in aggregazioni non ideali sotto questo punto di vista. Si può fare una buona riforma mettendo insieme gli scali che sono alla radice di queste linee logistiche. Ad esempio costituendo un sistema ligure che comprenda Genova e Savona e che guardi al Corridoio dei due mari che collega Genova e Rotterdam, mentre il sistema dell’Alto Tirreno, con La Spezia e Carrara, e quello del Tirreno, con Livorno e Piombino, farebbero riferimento al Corridoio I, che unisce Palermo e Berlino e poi alla Scandinavia. E’ necessario che la riforma tenga in considerazione prima di tutto i flussi delle merci, non che sia fatta a tavolino con l’unico obiettivo di cambiare il sistema di governance”