Nemmeno nei giorni di festa tra Pasqua e Pasquetta la nostra regione resta immune dall’emergenza occupazionale. La brutta notizia, nel giorno del Lunedì dell’Angelo, giunge dall’alta
Val Trebbia, da una zona che da decenni boccheggia dal punto di vista degli abitanti a causa dello spopolamento e delle nascite pari a zero. Ma la batosta arriva dallo stabilimento dell’Alta valle del Trebbia, ossia le bottiglie di acqua naturale e minerale. Nonostante l’immediato interessamento del Governatore Claudio Burlando e della sua pigmalione Raffaella Paita, 13 persone (12 dipendenti a tempo indeterminato e uno determinato) rischiano di perdere subito il posto di lavoro. Un progetto per riaprire la ditta ci sarebbe anche, ma a dire il vero è ancora avvolto dal mistero.